riassunto L’atto politico si connota per un requisito soggettivo, ovvero la promanazione dell’atto dell’organo di vertice dell’Amministrazione, e per un requisito oggettivo, l’attenere l’atto alla costituzione, salvaguardia e funzionamento dei pubblici poteri nella loro struttura e applicazione. L’atto di alta amministrazione, pur vincolato nei fini a differenza dell’atto politico, si caratterizza per l’amplissima discrezionalità, ad esempio negli atti di nomina. Nel caso di specie la Prima Sezione del T.a.r. Friuli Venezia Giulia, con la sentenza n.15 del 18 gennaio 2016, ha stabilito che l’affidamento in-house della gestione di un servizio rappresenta una scelta discrezionale dell’amministrazione nell’ambito delle diverse possibilità previste dall’ordinamento; tale scelta deve, tuttavia, essere adeguatamente motivata circa le ragioni di fatto e di convenienza che la giustificano rispetto alle altre possibili opzioni.

riassunto L’atto politico si connota per un requisito soggettivo, ovvero la promanazione dell’atto dell’organo di vertice dell’Amministrazione, e per un requisito oggettivo, l’attenere l’atto alla costituzione, salvaguardia e funzionamento dei pubblici poteri nella loro struttura e applicazione. L’atto di alta amministrazione, pur vincolato nei fini a differenza dell’atto politico, si caratterizza per l’amplissima discrezionalità, ad esempio negli atti di nomina. Nel caso di specie la Prima Sezione del T.a.r. Friuli Venezia Giulia, con la sentenza n.15 del 18 gennaio 2016, ha stabilito che l’affidamento in-house della gestione di un servizio rappresenta una scelta discrezionale dell’amministrazione nell’ambito delle diverse possibilità previste dall’ordinamento; tale scelta deve, tuttavia, essere adeguatamente motivata circa le ragioni di fatto e di convenienza che la giustificano rispetto alle altre possibili opzioni.