Oggi innanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa Regione Siciliana udienza dedicata tutta a Siracusa ed alle richieste milionarie della famiglia Frontino attraverso le due loro società che hanno proposto richiesta risarcitoria nei confronti del Comune di Siracusa. All'udienza erano presenti l'Avv Fiaccavento, difensore delle società Open Land e AM Group, l'Avv Nicolò D'Alessando per il Comune di Siracusa, e gli avv.ti Corrado V. Giuliano e Nicola Giudice in rappresentanza di Legambiente.
L'udienza odierna era stata convocata per decidere la richiesta di ricusazione e di sostituzione del CTU nominato nel ricorso Open Land, valutare la consulenza tecnica che riconoscerebbe oltre venti milioni di euro di risarcimento, decidere sulla revocazione della sentenza dello stesso CGA che, nel ricorso Open Land, ha riconosciuto la prima tranche di danni per circa 3 milioni di euro. I legali di Legambiente hanno insistito per la sostituzione del CTU in quanto, oltre agli errori di valutazione, risulta avere fatto pratica presso il consulente di parte della società Open Land, con evidente alterazione del principio di terzietà tra le parti. L'avv. D'Alessandro per il Comune di Siracusa oltre ad insistere per la sostituzione del CTU, ha chiesto termine per sollevare querela di falso innanzi al Tribunale ordinario avverso il verbale redatto dal CTU il 13 ottobre 2015 durante le operazioni peritali tese a quantificare il danno di Open Land, nella parte in cui il consulente dichiara di avere ritirato tutto il fascicolo processuale e di possederlo nella sua totale copia, circostanza contraddetta dal fatto che non risulta che sia stato redatto verbale di ritiro dei fascicoli processuali ed che durante le operazioni peritali era in possesso del CTU soltanto una parte di detta documentazione.
Nel ricorso nei confronti della Regione sono state richiamate tutte le osservazioni che i consulenti di Legambiente, Roberto De Benedictis, Giuseppe Ansaldi e Francesco Licini, hanno mosso alla consulenza d'ufficio, e le eccezioni sollevate sulla validità delle convenzioni con cui la società AM Group ha trasferito al Comune le aree acquisendo la possibilità di edificare all'interno del parco delle mura dionigiane in aree sottoposte a vincolo. La causa è' stata posta in decisione.